martedì 7 ottobre 2008

Morire all'alba, da clandestino, vicino Milano

Questa storia non troverà posto nei titoli dei telegiornali, nessun quotidiano la metterà in prima pagina. Anche questa è Italia, nel Nord ricco e leghista.

E’ morto da clandestino Zoilo Gutierrez, se n’è andato portandosi dietro un sogno che si snodava ogni mattina lungo i quaranta chilometri (tra andata e ritorno) che percorreva in bicicletta da Cavenago Brianza fino a Treviglio. Per lui erano i chilometri della speranza, dei soldi da guadagnare lavorando al supermercato Pellicano di Treviglio, nel “capoluogo” della Bassa Bergamasca, dei soldi da utilizzare per far vivere un po’ meglio i suoi tre figli rimasti in Bolivia, che un giorno avrebbe voluto far venire in Italia.
Il sogno del clandestino Zoilo era la normalità: una famiglia, magari riconosciuta dallo Stato, tranquilla e modesta nel cuore della Padania. Una situazione lontanissima dal suo stato di clandestino, lontana quanto le Ande dall’Italia, che i suoi tre figlioletti non hanno mai visto. Zoilo Gutierrez, 37 anni, alle quattro del mattino di lunedì 5 ottobre si è svegliato in un appartamento di Cavenago, a fianco della moglie, anche lei irregolare in Italia. Da anni pagava l’affitto, in nero, probabilmente ad un titolare italiano (sul suo conto ci sono accertamenti in corso). Alle quattro e mezza, come faceva ormai da qualche anno, Zoilo è partito su una bicicletta da donna, l’unico mezzo di spostamento che aveva a disposizione, per raggiungere Treviglio entro le 6,30. Iniziava a lavorare a quell’ora. Era quasi arrivato al suo traguardo quotidiano. Si trovava già in territorio di Treviglio e pedalava verso la cittadina lungo l’ex Statale Padana Superiore. E’ stato travolto da una Fiat Multipla: a bordo quattro muratori romeni. Zoilo è morto sul colpo, è rimasto a terra. Addosso aveva una giacca a vento mal messa e in una tasca un malloppo di tessere telefoniche internazionali. In un’altra un passaporto. Nessun documento d’identità. La polizia stradale ha individuato sua moglie dopo mezza giornata. La donna, disperata, ha riconosciuto il marito al cimitero.

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