domenica 19 ottobre 2008

Brunetta, il genio senza memoria

Tra i ministri in carica è uno dei più popolari. Ogni volta che lo intervistano, in tv o sui giornali, è categorico, deciso, inflessibile. Si presenta come l'uomo del cambiamento, quello che metterà a posto la burocrazia, i "fannulloni", come se realizzare l'efficienza nella pubblica amministrazione fosse solo una questione di premi e punizioni. Quando parla sembra Joe Belushi nei Blues Brothers, "in missione per Dio". Ispirato da una chiara visione del futuro. Ce ne ha dato prova in questo scambio con Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera, il 15 giugno 2008:

«Ma è un fatto, non una mia opinione: il declino non esiste. Non esiste la recessione, né in Italia né nel mondo: recessione è quando per due, tre trimestri di fila il pil diminuisce; invece l’Italia è sempre cresciuta, sia pure poco. Non esiste neppure la crisi dei subprime ».
Come non esiste?
«Esiste una crisi di crescita. E di governance. Ma i subprime non c’entrano niente. I derivati sono un aspetto virtuoso, positivo, della straordinaria crescita economica americana di questo decennio. La tensione sui subprime incide in minima parte sui bilanci delle banche. Crederà mica che la Northern Rock sia fallita per i subprime? È crollata la fiducia dei risparmiatori. Dobbiamo e possiamo recuperarla».
Sì, ma in che modo?
«L’economia italiana non è messa male...(...) Tremonti è fantasioso, io sono fantasioso. Giulio ha grandi visioni, io ho grandi visioni. Lui è geniale, io sono geniale. Ecco, il nostro è un rapporto tra due persone geniali».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

direi che è imbarazzante.lui è il genio del parlare senza dire. è come quei burattini che aprono la bocca e sembra che parlino, ma in realtà non dicono nulla. peccato che sia un ministro.

Anonimo ha detto...

guardate questo video, che riguarda Roberto Saviano, e poi non chiedetevi perchè se ne vuole andare, perchè in italia niente cambia.


http://www.youtube.com/watch?v=s7_xzDeQ3KU&eurl