Questo è un Paese per vecchi. Dove si vincono le elezioni sfruttando i temi della paura, della sicurezza, della ostilità verso il diverso. Dove ciascuno, dovendo fronteggiare l'angoscia della crisi, mette i sacchetti di sabbia alle finestre e affida la propria vita a chi gli promette che sarà capace di difenderlo, di garantirgli che nulla cambierà, nelle sue piccole abitudini quotidiane. Questo è un Paese con una classe dirigente sgangherata, a destra come a sinistra, che non affronta le sfide del futuro investendo sulle nuove risorse, i giovani. Questo è un Paese che utilizza i poveri del mondo per fare i lavori che nessuno qui vuole più fare e che lascia andare via un ceto giovanile per il quale ha speso in formazione e cultura ma al quale non è in grado di offrire opportunità adeguate regalando ad altri Paesi un patrimonio di competenze senza avere nulla in cambio, se non un ulteriore degrado nella capacità di competere.
In questi giorni Repubblica sta pubblicando le storie di migliaia di giovani che hanno trovato all'estero quegli spazi che qui nessuno si è preoccupato di garantire loro, perchè un Paese di vecchi garantisce solo i vecchi, i giovani aspettino il loro turno. Così un Paese muore ma non si vede traccia di una discussione collettiva, di una consapevolezza della questione. Invito a collegarsi a questo link, a leggere i percorsi di tanti giovani italiani che altrove stanno mettendo radici, costruendo un futuro che qui non siamo stati capaci di costruire insieme con loro.
http://www.repubblica.it/speciale/2008/appelli/ricercatori_estero/firme_raccolte.html
Se vi resta la voglia, consiglio anche la lettura di questo articolo
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/paese-sbloccare/poteri-vecchi/poteri-vecchi.html
Bene, a cosa serve una classe politica, di destra e di sinistra, se non affronta queste questioni? Perchè questo non diventa il tema su cui confrontarsi?
In questi giorni Repubblica sta pubblicando le storie di migliaia di giovani che hanno trovato all'estero quegli spazi che qui nessuno si è preoccupato di garantire loro, perchè un Paese di vecchi garantisce solo i vecchi, i giovani aspettino il loro turno. Così un Paese muore ma non si vede traccia di una discussione collettiva, di una consapevolezza della questione. Invito a collegarsi a questo link, a leggere i percorsi di tanti giovani italiani che altrove stanno mettendo radici, costruendo un futuro che qui non siamo stati capaci di costruire insieme con loro.
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